Descrizione

Percorso ciclo-turistico tra antichi mulini ad acqua

Pramaggiore è inserita nell’itinerario ciclo-turistico “Le Vie del Pane”, un percorso che si articola tra i fiumi Reghena, Loncon e Lemene alla scoperta degli antichi mulini ad acqua. I mulini erano utilizzati in passato per la macinazione dei cereali, il taglio del legname o la
lavorazione del riso e un tempo erano importanti per l’economia locale.
Il percorso inizia presso i mulini di Portogruaro e prosegue alla scoperta dei mulini sul fiume Lemene passando per Portovecchio con i mulini di Villa Bombarda; poi sul corso del fiume Reghena si incontrano i mulini di Boldara, il Vecchio Mulino di Gruaro in Via Molino e i Mulini di Stalis. Si procede sulla roggia Versiola (che più avanti confluisce nel fiume Lemene) con il mulino di Borgo Siega e il mulino di Via Magredi in località Bagnarola; si arriva poi a Sesto al Reghena dove si trova un mulino Pilariso. Si prosegue nuovamente sul fiume Reghena con il mulino della Sega. Infine, da Cinto Caomaggiore si arriva nel Comune di Pramaggiore bagnato da nord a sud dal fiume Loncon che poco dopo il superamento del confine comunale si immette nel fiume Lemene; in passato faceva girare le ruote di ben sei mulini. Nella località di Belfiore si può visitare l’unico mulino ancora ben conservato: il mulino di Belfiore.

Inserito nel contesto del complesso di Villa Dalla Pasqua, oggi il mulino è visitabile e ospita al suo interno il “Museo delle arti molitore e delle coltivazioni cerealicole”. Al piano terra, una sala introduttiva con pannelli informativi racconta il contesto territoriale e l’attività molitoria lungo il fiume Loncon; proseguendo è possibile vedere la sala macine e tutte le strumentazioni utilizzate dal mugnaio. Al primo piano è presente una sala in cui sono raccolti gli attrezzi agricoli legati alla coltivazione dei cereali e dell’attività contadina e una seconda sala dedicata ad accogliere suppellettili e arredi tipici della cucina di un tempo. Al secondo piano il visitatore troverà alcuni modellini in legno della villa e del mulino costruiti da Alfredo Manzato, un artigiano locale. In prossimità del mulino si trovano anche una villa padronale (Villa Dalla Pasqua) ristrutturata nell’Ottocento, e la Castellina, antico edificio recentemente ristrutturato risalente forse al XV secolo, che oggi ospita laboratori, eventi musicali e artistici. Tutt'intorno si ha un ambiente di grande pregio naturalistico, contornato da numerosi alberi secolari e gelsi un tempo utilizzati per l’allevamento dei bachi da seta e il corso del fiume Loncon, attraversato da un ponte pedonale in legno.
L’itinerario si può concludere con il ritorno a Portogruaro, punto di partenza.

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